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Seidita appena dopo il suo viaggio alla ricerca di fondi in Medio-Oriente. La base per la vittoria del suo terzo scudetto. |
Apoteosi LondONErs! La Lega si tinge di Blues, Mister Seidita è campione. Per la terza volta nella sua storia, dopo dieci anni di bocconi amari, dopo l'ultimo posto dell'anno scorso, dopo roboanti acquisti e scellerate sessioni di mercato, dopo bestemmie ed illusioni, dopo excel studiati fino all'ultima cella, dopo esser entrato in contatto con investitori medio-orientali in seguito al forte ridimensionamento del presidente Comino causa la crisi economica mondiale: è Scudetto.
La vittoria arriva vincendo agilmente contro gli Atpc in formazione da spiaggia, i punti di vantaggio sono 5 e con un turno di anticipo la vittoria è matematica. Teo comunque ha poco da recriminarsi e vince anche oggi, non permettendo lo scatto in ottica salvezza a Pino&Coz. Lotta per il terzo posto e per la salvezza che si incrociano, oggi. Volpez, trascinato da un gigantesco Giovinco, umilia Uatta, mentre il Real Benfiga prova a crederci ancora, al podio, vincendo di misura a Cavalicco e lasciando Samu mestamente ultimo.
LondONErs - Atpc 2-0
Sa(m)udade - Real Benfiga 0-1
Teodor United - Atletico Milanello 1-0
Toftingham Forest - Anziani GTV 3-0
54 LondONErs
49 Teodor United
39 Toftingham Forest
37 Real Benfiga
35 Atpc
30 Atletico Milanello
30 Anziani GTV
29 Sa(m)udade
LondONErs - Atpc: un match senza storia
Come 12 mesi fa ancora gli Atpc sulla strada della squadra destinata a laurearsi campione. Ma diversamente dall'anno scorso, oggi non c'è partita. Le illusioni di Sergio, e con le sue quelle di Teo, finiscono dopo pochi minuti. I minuti che passano dalla prodezza di Hamsik e alla papera ininfluente (si spera non solo per il Fantacampionato) di Buffon, fino al gol di Marchisio e alla certezza, per gli Atpc, di giocare in 10. Il resto è accademia Blues, che con l'illuminata regia di Pirlo trova anche il secondo gol con Palacio, gli Atpc non danno fastidio, mentre Teo rimane bloccato sul pari e messo alle corde da Cavani. Così, sugli spalti si aspetta solo il 90° per far esplodere la festa! Teo vincerà, ma non conta più nulla. Atpc salvi e in corsa per il quarto posto, il podio, ormai, è matematicamente svanito.
Il passaggio di consegne dello scudetto. La storia di una stagione
Lo scudetto passa dalle maglie gialloroneroverdi della Sa(m)udade a quelle blu dei LondONErs, Seidita non si trattiene dalla felicità, nella serata più dolce. Quest'anno ha azzeccato tutto, e le scommesse erano davvero tantissime. In un torneo equilibrato fino a meno della metà del calendario, i LondONErs sono scappati quasi subito dopo l'iniziale partenza lanciata degli Atpc. Poi sono andati in fuga con anche 8 punti di vantaggio, salvo crollare. In quel momento è stato il Teodor l'unico a crederci, abituato alle imprese e memore di com'era finita solo 2 anni fa contro la strafavorita Sa(m)udade, Teissimo ha accarezzato il sogno, è riuscito anche ad andare in testa alla 20^. Ed è stato forse quello lo snodo decisivo per Mister Seidita. Subito in vetta di nuovo alla 21^ con un poker alla GTV mentre Teo impattava in casa contro il Benfiga, poi lo scontro diretto, altro poker e dichiarazione d'intenti chiara: "Quest'anno non ce n'è per nessuno". Teo da più uno a meno 4 in due giornate, poi ancora sotto di due, infine il crollo contro Volpetti, mentre a Cavalicco Pierlu si prendeva lo scudetto dalle maglie di Samu, in un virtuale passaggio di consegne che ora è realtà. Infine, la sconfitta di domenica per entrambe le contendenti, queste due vittorie di oggi, e l'ufficialità al trionfo!
I segreti di un successo, le scommesse vinte da mister Seidita
Dicevamo che Mister Seidita ha azzeccato tutte le mosse, ma quali? Prima di tutto un mercato di cessioni importanti per fare cassa a febbraio 2011, seguite però dal totale sacrificio della scorsa stagione. Un azzardo che oggi ha pagato. In estate, ripartire dalle spalle grosse e dai gol di Ibra era l'ovvia pietra angolare di un progetto azzardato. Ibra, appunto, un blocco estremamente folto di giocatori della Juve, mai impegnati in coppe europee e con quindi la testa fissa al campionato, un campioncino in erba come Ramirez. Poi, Pellissier da cui ci si aspettava la solita dozzina di reti, che ha deluso lasciando campo però a Palacio, unico uomo degno della maglia del Genoa in serie A quest'anno. In difesa, la scelta di Danilo, solido perno della difesa friulana. Ricetta vincente quindi: il capocannoniere del campionato, un mix di difensori che militano nelle squadre con le retroguardie meglio organizzate, qualche gol pesante di Robinho, la costanza sotto rete di Palacio, alcune perle del promettente Ramirez. Ma poi, soprattutto, la mossa di mercato più storicamente anti-fantacalcio e anti-successi: un blocco di una sola squadra. Ma se quel blocco vanta uno dei più sorprendenti visi nuovi della serie A, l'instancabile e prolifico Vidal, saluta la maturazione definitiva di Marchisio, autore di 9 gol, meglio di tante punte, ed infine, mette all'occhiello il fenomeno Pirlo, allora la storia cambia. Ed ecco, lo scudetto è servito. Insomma, l'undici titolare ha quasi tutti giocatori di squadre che stanno in vetta, alla lunga questa puntata del mister è risultata decisiva. Anche quando sono mancati i gol, raramente a dire il vero, c'erano i voti. Il miglior attacco del torneo non ammette repliche o recriminazioni.
I numeri e l'angolo dell'amarcord
I LondONErs vincono con merito, sono loro i Campioni 2012, per la terza volta nella loro storia, nella quindicesima stagione della Lega San Marco da quel lontano agosto del 1997, quando camminando a passo da record nella Val d'Inferno, nacque l'idea di fondare una Lega fantacalcistica che fa ormai inevitabilmente parte di noi, delle nostre storie, protagonista e scusa per infinite discussioni senza mai età, tempo, priorità.
Un secondo posto conquistato con parsimonia
Secondo, ma con onore, Teo. L'impresa di due anni fa non riesce, ma la competitività ad alto livello del Teodor United è comunque un successo, visto le casse semi-vuote di quest'estate. Un piccolo miracolo low-budget, quello di Mister Naliato. Un miracolo costruito sulla solidità difensiva garantita da Thiago Silva, sui gol di Denis, pagato un'inezia e autore di caterve di gol, sulle invenzioni di Diamanti e gli sprazzi di classe di Vucinic. Se solo Sneijder avesse giocato un po' di più in una stagione per lui disgraziatamente condizionata dagli infortuni, il miracolo avrebbe potuto materializzarsi ancora, per il mago magò di Via Soffumbergo. Oggi Teo gioca sottotono, la radio parla d'un Sergione arresosi quasi subito alla superiorità dei LondONErs, Cavani spaventa a ripetizione Frey perchè l'Atletico deve vincere, ancora, per guadagnarsi una salvezza che avrebbe dell'incredibile. Ci crede solo Sneijder. Ed è ancora il campione olandese, favorito da una difesa ospite ballerina e sbilanciata, a siglare l'1-0 che dura sino al termine. Pino&Coz battuti e traditi dalla loro retroguardia, tirano un sospiro di sollievo guardando ai risultati di Uatta e Samu, entrambi sconfitti, e si preparano ad allestire una bolgia in casa contro Samu, nell'ultimo match dell'anno. Teo è secondo, ma la stagione riserva ancora due sfide con il Real Benfiga. Prima in campionato, dove i Blancos hanno più pressione a vincere per cercare di agguantare in extremis il podio, ma soprattutto, tra due settimane, la finalissima di Coppa Edera tra le due squadre regine di coppe, crocevia di una stagione che potrebbe diventare ancora una volta indimenticabile.
Terenzano sogna il podio mentre Feletto teme la retrocessione
Terzo posto quasi nelle mani del Toftingham Forest, malmesso lo scorso anno e ora, invece, ad un passetto dal podio. Sarebbe la miglior posizione raggiunta da Volpetz nella sua storia. Due sono i punti che separano i terenzanini dal Benfiga, la vittoria di oggi arriva netta e senza paura. Basta Giovinco. La Zanzara Atomica irride in due minuti la difesa ospite, Uatta si dispera e vede il baratro vicinissimo. Finisce con un 3-0 che non ammette "se". Domenica, a Feletto contro i neo-campioni di Pierlu, Uatta può solo vincere per salvarsi, sperando che l'Atletico non lo imiti e al massimo pareggi nella sfida della disperazione contro la Sa(m)udade.
Dalle stelle alle stalle
Pazzesco Samu. L'11 di Della Mora, solo 12 mesi fa sul tetto del campionato, è ora mestamente ultimo con uno scambio di posizioni esatto con i Blues che ha dell'incredibile. Oggi i gialloroneroverdi dovevano solo vincere, nell'ultimo match in casa, per affrontare poi Pino&Coz nella loro tana con il groppo in gola. Invece cadono, malamente, giocando al di sotto della sufficienza in mezzo, lamentando la scarsa vena del tridente con un Destro colpevolmente lasciato in panca per far giocare l'orrendo Gilardino e il fuori-forma Matri. E poi, soprattutto, pagano un Lucio addormentato, che regala in pratica la vittoria al Real Benfiga. Real Benfiga che non gioca bene, ma che regge dietro senza affanni grazie ad un buon Nesta e a Pinzi e DeRossi in mezzo. Davanti non ne beccano una invece, tanto che sul dischetto del rigore offerto da Lucio va Ledesma. L'argentino spiazza un Curci sin lì bravo, e regala la vittoria a Miki&Roby, che possono ancora arrivare terzi, come quinti. Ma che da oggi sono salvi matematicamente e iniziano a pensare alla doppia sfida contro il Teodor. Per chiudere il campionato almeno quarti, dopo due sesti posti, e per cercare di alzare la quarta Edera della loro storia e chiudere così un triennio in cui avrebbero sempre vinto un trofeo.
MM