Classifica compattissima al primo giro di boa, ma
la difesa del Toftingham regala letteralmente la vittoria al Teodor United nella
sfida di vertice. Ecco così materializzarsi il risultato più pesante della
giornata. Teo è infatti campione d’autunno e rimane l’unico imbattuto dopo
sette giornate. Si fanno sotto a sorpresa gli Anziani, che vincono e convincono
contro la Sa(m)udade che solo alla fine con Morata spaventa la Uatta, andata in
vantaggio di ben tre reti e trascinata da un Tevez maradoniano. GTV ora terza
solitaria. In mezzo alla classifica con Samu ecco i LondONErs, che perdono altro
terreno nei confronti del Teodor pareggiando in dieci contro gli Atpc e
gettando alle ortiche la vittoria. Decisivo il gol-beffa di Torosidis, contesissimo in sede d’asta
tra Seidita e Venturini. Gli Atpc con questo pari raggiungono a 7 punti l’Atletico
ma vengono a loro volta agganciati da un Real Benfiga apparso in crescita e con
un Llorente finalmente decisivo.
Sa(m)udade – Anziani GTV 2-3
LondONErs – Atpc 2-2
Teodor United – Toftingham Forest 2-1
Real Benfiga – Atletico Milanello 2-1
15 Teodor United (15, 9 – 506.5, 72.4)
12 Toftingham Forest (12, 10 – 499, 71.3)
11 Anziani GTV (11, 13 – 489.5, 69.9)
10 LondONErs (13, 10 – 517, 73.9)
10 Sa(m)udade (11, 9 – 486, 69.4)
7 Atletico Milanello (10, 13 – 492, 70.3)
7 Real Benfiga (5, 8 – 465.5, 66.5)
7 Atpc (10, 14 – 485.5 – 69.4)
Ci si aspettava
gol e spettacolo nella sfida in vetta alla classifica, mentre invece le due
squadre appaiate in testa arrivano al big match alla canna del gas, con
parecchi uomini sottotono. Poco spettacolo, ma quel che conta sono i punti e la
vittoria pesantissima del Teodor. Un Teodor che inizia blindanto il risultato
grazie all’ex Perin, passa in vantaggio ma subisce il pareggio d’un Higuain che
ha ricominciato a segnare e non si ferma più. Peccato per i terenzanini che
oggi la difesa faccia buchi da tutte le parti, regalando spazi infiniti a
Dybala, che infatti è meno clemente del suo compagno Vazquez e sigla su regalo
della difesa ospite il gol del 2-1 definitivo. Insomma, Glik e Gonzalo
Rodriguez regalano gol agli avversari come lo stesso Volpetz nella sfida alla
Bombonera del sabato mattina. E con questi tre punti, il Teodor United vola a
più tre sullo stesso Toftingham, si laurea campione d’autunno e conferma, se ce
ne fosse ancora bisogno, che è quest’anno la squadra da battere.
Sul podio sale a
sorpresa la Uatta, che vince in trasferta a Cavalicco in un match colmo di
colpi di scena. Tevez e Djordjevic lanciano infatti la GTV, che trapassa una difesa
resa fragilissima dagli svarioni di Ranocchia e Avelar, il quale sbaglia anche
un rigore neutralizzato alla grandissima dal muro Handanovic. L’Apache segna una rete meravigliosa e si guarda allo specchio tutto compiaciuto,
credendosi Maradona. In realtà lo specchio era coperto dal Uatta stesso che
teneva in mano un poster di Maradona. Appena lo toglie, Tevez si spaventa nel
vedere la faccia della Uatta e la sua stessa faccia riflessa nello specchio, lo
specchio non regge ai due visi orribili e si frantuma. Sono così sette minuti
di guai per la GTV, in cui Morata infila due gol e Samu torna a sperare. Ma non
basta per raggiungere un pari che avrebbe avuto dell’incredibile. 2-3 il finale
al Comunale di Cavalicco e Uatta che sorpassa in un sol colpo gli stessi
gialloroneroverdi ma anche i Blues, bloccati in casa sul pari dagli Atpc.
Dicevamo appunto
del pari tra Blues e Atpc. I LondONErs confermano ancora una volta di essere
una squadra dal gol facile, a numeri quella migliore. Ma manca i tre
punti per la terza giornata di fila, un pareggio che arriva dopo due sconfitte. Un pareggio preso male da Pierlu quanto da Sergio. Infatti, il primo
gioca in dieci con la difesa a due teorizzata dal maestro Uatman e impreca per
la vittoria sfiorata e sfumata nonostante una maiuscola prestazione di
Lichtsteiner, autore di gol e assist. Ma lo svizzero meno pacifico del mondo
oggi non basta. E non basta nemmeno una magnifica combinazione tra Gabbiadini e
Thereau per il 2-0 con cui i Blues in dieci chiudono il primo tempo. Perchè nel
secondo arriva Icardi e sono dolori. E non solo. L’argentino è il protagonista
del gol del definitivo 2-2, ma prima di lui a riaprire la partita ci pensa il Toro
di Grecia, che insacca il classico gol beffa. Considerando la battaglia di
mercato estiva tra i due presidenti per assicurarsi le prestazioni del terzino ellenico,
il gol di Torosidis rientra nei migliori momenti di beffa ignorante della
storia di questa lega, sostanzialmente a pari-merito con il gol di O’Mago Maicosuel
dello scorso anno contro Uatta. Ma con Pierlu ora nella parte dello sbeffeggiato. Sergio può
ritenersi parzialmente contento per aver sfangato un 2-2, quando nelle sue usuali dichiarazioni
preventive aveva già scommesso su una sua sonora sconfitta, non rendendosi
conto che l’avversario stava giocando in inferiorità numerica. In realtà, a sua
discolpa, non se n’era reso conto perchè l’amato Maurito stava tatuandosi Wanda
Te Quiero sul lobo dell’orecchio sinistro e quindi non era ancora sceso in
campo, con Sergione che per un tempo lo cercava di rintracciare monitorando i
suoi tweet geolocalizzati. Ma allo stesso tempo, l’aver subito altri due gol
non fa che peggiorare l’umore in casa atipica. Facce lunghissime quindi all’uscita
dal campo, per due squadre che hanno raccolto decisamente meno di quello che
speravano nelle prime sette partite di questo campionato.
Infine, era un
match già delicatissimo per i Blancos quello contro l’Atletico. E alla fine il
Real Benfiga riesce a vincere segnando finalmente due gol e convincendo senza lasciare
spazio a molte recriminazioni avversarie. Miki & Roby ritrovano tutto d’un
tratto la solidità della loro linea difensiva, sopperiscono abbastanza bene alle
assenze pesanti in mediana, riabbracciano per alcuni istanti il ritorno in
campo di Kevin Strootman e soprattutto vedono il loro Fernandone Llorente
tornare ad essere decisivo con una doppietta. A questo si aggiungono anche i
segni di rinascita di Toni ed El Sharaawy, che rappresentano una
ventata di ottimismo in casa Benfiga anche se erano in panca come da tradizione di quest'anno. L’Atletico non ha comunque demeritato
troppo. Ha retto dietro con un Koulibaly sempre più convincente, ha colpito con
Menez a freddo, ha spaventato più volte i rivali con Palacio. Ma non è mai
andata vicina al pari definitivo, mentre il terzo gol dei padroni di casa ad un
certo punto sembrava nell’aria.
Ora sosta e tre
settimane di Coppa Edera per tutti. Uno stop di un mese preceduto dal mercato
di riparazione. L’equilibrio e il livellamento del torneo, sinora evidente, continuerà?
MM
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