19^ GIORNATA DI CAMPIONATO

È fuga a 2. Ibra e Diamanti firmano le vittorie di LondONErs e Teodor e infiammano la sfida scudetto. Samu ferma Sergio e rientra nel gruppo compatto. L’Atletico pareggia in casa del Benfiga e rimane a due possessi.

Toeftingham Forest – LondONErs 1-3

Real Benfiga – Atletico Milanello 1-1

Sa(m)udade – Atpc 2-1

Teodor United – Anziani GTV 3-2

38 LondONErs (38, 23)

36 Teodor United (34, 24)

26 Atpc (28, 27)

25 Toeftingham Forest (27, 37)

25 Real Benfiga (29, 25)

23 Anziani GTV (25, 33)

23 Sa(m)udade (28, 32)

17 Atletico Milanello (22, 28)

Pierlu chiede alla squadra una reazione dopo la sconfitta nello scontro diretto e i suoi ragazzi prontamente eseguono. Il nome del condottiero è sempre lo stesso…Zlatan. Lo svedese offre a Gargano la palla del vantaggio e poi realizza il raddoppio. Lodi accorcia, ma il Toeftingham di oggi è troppo nervoso e il blocco Juve gestisce con ordine la partita. A pochi minuti dalla fine Ramirez brucia Canini e affonda per la terza volta, sigillando il risultato. A fine gara Ibra dispensa insulti a tutti…soprattutto a chi l’aveva additato come responsabile della sconfitta con il Teodor, facendo notare garbatamente alla collega che lui era seduto a pochi metri da lei nella cazzo di tribuna.

Alla fine di una partita incredibile e dalle mille emozioni, il Teodor vince il quarto derby dell’ignoranza della stagione e strozza l’urlo della Uatta. Gli Anziani scendono in campo con una formazione incerta in mezzo, ma con solide certezze davanti. Pronti via e il goloso Milito si mangia il rigore del possibile vantaggio. Pochi minuti dopo altro penalty per gli ospiti e stavolta il Pocho rifila prima un calcio volante alle terga del Principe per schiodarlo dal dischetto e poi uno potente al pallone per il vantaggio. I ragazzi di Teo sono in confusione e gli argentini di Uatto, Zanetti e Lamela, ne approfittano per mandare in gol Pandev. Doppio vantaggio all’intervallo. Nella ripresa però il Teodor esce con il coltello fra i denti e Borini accorcia subito. Gli anziani provano a reggere l’urto, ma nel finale non ne hanno più e Rigoni pareggia su assist del ritrovato Sneijder e Diamanti in pieno recupero e from downtown trova il gol vittoria. Esplode la panchina, Teo sotto la curva e dagli spalti uno striscione per gli Anziani: “Avete fatto -13 al fantacalcio”!

A Cavalicco i campioni uscenti, e ormai usciti, provano a rialzare la testa cogliendo una vittoria importante soprattutto per il morale. Gli Atpc sono in emergenza in attacco e schierano 3 trequartisti 2 ali e 1 mezzapunta dietro al solo Amauri. All'inizio lo schema super offensivo sembra funzionare: al primo pallone toccato Hamsik si presenta al limite dell’area e scarica in rete. Però l’assenza degli uomini di quantità, dei randellatori, dei brutti ma efficaci (Emerson, Vieira, Stankovic e Mozart tra gli altri...) che storicamente hanno fatto parte della rosa Atipica, spiana la strada ai neroverdi. Maggio pareggia i conti e Nocerino, ex dal dente avvelenato e vero bomber della squadra, chiude regalando nuovamente i 3 punti a mister Della Mora e sedando momentaneamente le voci di una colomba a rischio. Sergio invece vede andar via, forse irrimediabilmente il treno scudetto e rimane invischiato nel casino, a 3 punti dal dramma.

Benfiga e Atletico non si fanno troppo male e portano a casa un punto a testa, anche se realmente serve ben poco a entrambe. Le novità però sono i nomi dei marcatori, con Cannavaro da una parte e Manfredini dall’altra. I due difensori con il vizio della quasi sufficienza trovano la rete nell’unico modo possibile in partite come queste: i calcio piazzati. Inzuccata per Paolo e semi-rovesciata con effetto stranissimo per Thomas, che dopo il gol è andato a riscuotere le scommesse sulla sua presenza nel tabellino. Con questo punto Miki&Roby agganciano Volpetz in quarta posizione, ma anche loro sono nella bagarre tra podio e baratro. Pino e Coz invece vedono a 6 punti la salvezza e le partite ancora a disposizione autorizzano le speranze di recupero…sempre che qualcuno là davanti la piazzi con un minimo di continuità.