Un finale al cardiopalma per un campionato quest’anno davvero combattutissimo.
Almeno dalla seconda all’ottava piazza visto che il Real Benfiga ha fatto
un’annata senza rivali. Il colpo grosso lo fa soprattutto Sergio, che dopo aver
passato giorni e notti ad utrigliare le palle a tutti con la sua sfiga,
esaltandosi da solo per la sua bravura mentre gli altri erano solo merde, e di
quanto meritasse “almeno” la seconda piazza, chiude effettivamente secondo. E lo fa vincendo senza fatica contro Volpetz e
sorpassando Samu, che scende quindi sul gradino più basso del podio ma cade
inaspettatamente contro il Teodor, sorprendetemente quarto! Quinto uno
sfortunatissimo Volpetz, la cui stagione resta segnata dall’investimento
malaugurato di Gomez, mai disponibile. Infine, una giornata di ignoranza e
beffe per la salvezza, con i Blues che, guidati dall’ex Pepito Rossi, la spuntano battendo
la Uatta con una prestazione senza sbavature. Anziani che chiudono così in coda
e finiscono in una delle ultime due posizioni per il terzo campionato di fila.
A parimerito con i LondONErs, finisce invece l’Atletico. Proprio le due
protagonste della lotta scudetto 2013, quindi, con il team di mister Zuliani che
retrocede però a causa del minor numero di punti negli scontri diretti.
Insomma, Pierlu-beffa-Pino-al-fotofinish secondo capitolo.
Toftingham Forest – Atpc 0-3
Anziani GTV – LondONErs 1-3
Teodor United – Sa(m)udade 1-0
Atletico Milanello – Real Benfiga 2-0
60 Real Benfiga (62, 32)
40 Atpc (51, 48)
39 Sa(m)udade (44, 43)
38 Teodor United (31, 44)
36 Toftingham Forest (41, 43)
35 LondONErs (40, 43)
35 Atletico Milanello (35, 43)
30 Anziani GTV (43, 54)
E Sergione alla fine gode. Secondo
attacco del torneo e seconda piazza, ai “numeri” meritata, anche se la beffa per
Samu è atroce, essendo stato quasi per tutto il torneo il primo dietro ai
Blancos. Serviva una vittoria per sperare nel sorpasso e gufare i
gialloroneroverdi, vittoria è stata. E da subito il Toftingham, in dieci per l’espulsione
di Cannavaro, non ha opposto resistenza alcuna ed è caduto ancora una volta in
un campionato che ricorderà come quello iniziato con sogni di successo grazie
al tridente Gomez-Higuain-Destro e tramutatosi in un incubo a causa del
calvario senza fine del tedescone. Oltre alla delusione della finale di Edera
persa, arriva ora anche il doppio sorpasso. Da possibile terzo, Stefanino
arriva quinto. Ma davvero non c’è stata partita oggi, con gli Atpc subito in
vantaggio con Marchisio, perfetti dietro col neoazzurro Paletta a guidare la
retroguardia, imprendibili davanti con Cuadrado e Cassano in forma mondiale. Lo
0-3 è allora la ovvia conseguenza, firmato infine anche da Lodi, che ha tanto
deluso quest’anno ma che mette il sigillo su una stagione che per come è finita
non è affatto da buttar via per gli Atpc. Sempre lontanissimi dalla vetta quest’anno,
conquistano il gran bottino e il loro ignorantissimo mister, a cui va lo
scudetto della lagna 2014 a mani bassissime, già pregusta polemiche e sfide
agguerrite nel 2015. Un anno in cui dopo tanti piazzamenti, i tifosi chiedono
che sia quello del terzo scudo. Dopo LondONErs e Benfiga, tornerà al successo un’altra
storica “grande”?
Terzo, quindi, Samu. Mister
Della Mora si sucida nell’ultimo match dell’anno. Sia lui che Teo se la giocano
senza portieri per dare spettacolo e dimostrare che per loro a calcio con le
mani la palla non si deve toccare. In realtà Teo aveva messo un settimo
centrocampista per sdoganare un nuovo modulo ma la Lega ha vigilato. Tra i superstiti Samu schiera le sue dieci
seghette ma si dimentica del più forte, Mertens. Che resta in panchella e ne
piazza un due tre giusto per gradire. In campo avrebbero regalato i tre punti
alla Sa(m)udade. Che poi, preoccupata dalle notizie che arrivano da Terenzano,
si contrae come una vagina alla vista di Gargo, la paura attanaglia il team di
Cavalicco come Baresi quando vide arrivare nello spogliatoio Weah, e Bergessio
la piazza facendo esultare Teo. Che non solo vince l’ennesima gara della sua
stagione per 1-0, ma chiude addirittura quarto in un campionato sul quale
davvero non può recriminare. S’è preso sì le sue goleade contro ad inizio
stagione, ma poi ha piazzato vittorie di misura a ripetizione e col peggiore
attacco è salito sino a vette impensabili, ad un solo punto dal podio!
Sesto, arriva Pierlu. Gli
ex campioni in carica arrivano a giocarsi la salvezza all’ultima giornata, dopo
una campagna di rafforzamento a gennaio che li aveva pesantemente
ridimensionati. Ok Rossi per la prossima stagione, ma Di Natale ceduto e poi
accasatosi in casa Atletico è stato un rischio pazzesco. Un rischio pazzesco,
sì, ma che alla fine ha pagato. Nel senso che i LondONErs non retrocedono e
potranno usufruire delle quattro conferme la prossima stagione. Una stagione da
costruire sulle ceneri di questa ma anche attorno a Pepito, che se solo sta
bene, è il numero uno al fanta. Ed è beffardo che proprio lui segni uno dei gol
che condannano definitivamente la Uatta. Uatta che si illude per pochissimo con
Eder, ma poi assiste allo show di Di Natale che annichilisce il Real Benfiga e
lo priva da subito del sogno salvezza. Ma resta almeno la settima piazza. Pierlu
ovviamente non gliela concede. E mentre i Blancos subiscono il raddoppio di
Pino - che potrà vantarsi di aver battuto i Campioni per due volte, essendo l’unico
a non aver subito gol da Miki&Roby in stagione e per ben due volte, e l’unico
contro il quale il Benfiga ha giocato senza portiere o comunque in dieci –
Pierlu ribalta la GTV. Il Benfiga non riesce a risalire la corrente di un match
inutile, si ferma a 60 punti e a 62 gol fatti. Pino in un match surreale
aspetta solo buone nuove da Feletto. Buone nuove che non arriveranno. Infatti
Pirlo sembra segnare ma non è sua la rete. Gioca bene l’ex, ma non basta. E i
Blues pareggiano con De Jong, poi passano avanti con un rigore dell’ex ingrato
Rossi ed infine chiudono ogni discussione con Iturbe, gioiello in odore di
possibile conferma. Tutte le azioni sono ispirate da Callejon, migliore dei
suoi oggi e forse nel complesso tra le fila dei LondONErs quest’anno. Pierlu si
salva beffando sul filo di lana Pino quindi, che retrocede immediatamente dopo il secondo posto, brutto ma da record, del 2013. SconsolUatto e senza parole il Pelato
fantallenatore. Che decisamente non aveva una squadra da ultimo posto. Ma che ha pagato sfortuna e disattenzioni. E che avrà un gran da farsi il prossimo anno per riscattare tre
stagioni di fila senza la gioia della salvezza. Un record negativo a cui solo
il pensiero di una estate senza le polemiche e lo stress di calcio e
fantacalcio potrà porre rimedio, per ricaricare al meglio le pile ripartendo da zero a settembre.
Ah no, porca di quella mignotta nana, c’è il Mondiale e il Fantamondiale! Uatta
coraggio, il 13 luglio non è poi lontanissimo. E puoi riprenderti Rossi. Oddio, vediamo a quanto.
MM