sabato 5 aprile 2014

FINALISSIMA COPPA EDERA 2014


Toni e Totti, i ragazzi di Berlino, dimostrano di ricordare ancora molto bene la strada che porta alle vittorie. Il Real Benfiga conquista la Coppa Edera 2014 e si prepara al meglio per il rush finale verso lo scudetto.

Toftingham Forest – REAL BENFIGA 2-3 d.t.s.

E la sesta Edera è servita in bianco. Il Real Benfiga continua ad arricchire il suo straordinario palmares e porta a casa la Coppa per la terza volta negli ultimi cinque anni, vincendo la sesta finale su sette disputate. Un dominio netto in questa competizione, che il Toftingham non ha infranto, cadendo con onore ma non riuscendo così a bissare la storica vittoria del 2009. Ora la doppietta con lo scudetto è molto vicina, in una stagione che tutto porta a pensare sarà totalmente trionfale per Miki&Roby.
Il match è stato meraviglioso. Forse una delle più belle finali di Edera della storia, sicuramente la migliore degli ultimi anni. Una partita apertissima dal primo al 120° minuto, vibrante, ricca di emozioni e con tanti protagonisti. Il momento del Benfiga non è dei migliori, quello del Toftingham è invece positivo, se non altro per le rispettive prestazioni dell’ultimo mese, più che per i risutati che proprio una settimana fa avevano ancora premiato i Blancos, vincenti a Terenzano con Immobile protagonista assoluto. Ma una finale è sempre una storia a sè e i meriti o i gradi conquistati in campionato non contano nulla. Conta il coraggio, conta la voglia, conta la fortuna e conta come si arriva all’appuntamento con la storia. In forma ma ancora senza Gomez Volpetz, in calo con formazione obbligata ma con i favori del pronostico Miki&Roby.
Il Toftingham parte meglio, con un 5-3-2 che si trasforma in 3-5-2 in corso d’opera. Il gol arriva dall’uomo meno inaspettato, Destro, il bomber low-cost e preso per sbaglio, che peò sta ripagando la fiducia con carellate di gol. Quarto nelle ultime quattro, il duttile centravanti non fa rimpiangere Gomez, non tradisce al contrario di Higuain, e porta Volpetz avanti. Il match si trascina un po’, il classico 4-3-3 del Benfiga non concede null’altro ai rivali in difesa, solida come sempre, ma soffre terribilmente in mezzo. Poi cinque minuti di follia in cui succede tutto e il contrario di tutto. Toni, infatti, prima pareggia su assist di Vives, migliore in mezzo per i Blancos, poi trova il vantaggio allo scadere su imbeccata precisa del Divino. Risultato ribaltato ma il Dio del calcio decide che non può far finire qui un match così entusiasmante. Ultimo respiro, Greco dalla panca trova lo spunto giusto e Pereyra firma il 2-2. Sul gong ben tre gol e si va ai supplementari.

Supplementari in cui Nenè dà tutto e sfiora la segnatura vincente, ma che vede invece Konko salire sulla destra e servire preciso l’assist su cui si avventa Totti, lasciato in panca nei regolamentari e decisivo nell’extra time. Francesco, capitano senza età, sigla così il definitivo 3-2 e scrive l’ennesima pagina del suo mito e della storia dei Blancos. A due anni di distanza da quell’Edera vinta con gol di Del Piero, l’altro numero 10 storico del calcio italiano mette così il sigillo sul sedicesimo titolo del Real Benfiga e fa esplodere la festa blanca con un Roby Fattori fotografato in lacrime e un Pres senza più aggettivi per i suoi ragazzi, dopo una gara da libro cuore.
MM

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