Toni
e Totti, i ragazzi di Berlino,
dimostrano di ricordare ancora molto bene la strada che porta alle vittorie. Il
Real Benfiga conquista la Coppa Edera 2014 e si prepara al meglio per il rush
finale verso lo scudetto.
Toftingham
Forest – REAL
BENFIGA 2-3 d.t.s.
E la
sesta Edera è servita in bianco. Il Real Benfiga continua ad arricchire il suo
straordinario palmares e porta a casa la Coppa per la terza volta negli ultimi
cinque anni, vincendo la sesta finale su sette disputate. Un dominio netto in
questa competizione, che il Toftingham non ha infranto, cadendo con onore ma
non riuscendo così a bissare la storica vittoria del 2009. Ora la doppietta con
lo scudetto è molto vicina, in una stagione che tutto porta a pensare sarà
totalmente trionfale per Miki&Roby.
Il match
è stato meraviglioso. Forse una delle più belle finali di Edera della storia,
sicuramente la migliore degli ultimi anni. Una partita apertissima dal primo al
120° minuto, vibrante, ricca di emozioni e con tanti protagonisti. Il momento del
Benfiga non è dei migliori, quello del Toftingham è invece positivo, se non
altro per le rispettive prestazioni dell’ultimo mese, più che per i risutati
che proprio una settimana fa avevano ancora premiato i Blancos, vincenti a
Terenzano con Immobile protagonista assoluto. Ma una finale è sempre una storia
a sè e i meriti o i gradi conquistati in campionato non contano nulla. Conta il
coraggio, conta la voglia, conta la fortuna e conta come si arriva all’appuntamento
con la storia. In forma ma ancora senza Gomez Volpetz, in calo con formazione
obbligata ma con i favori del pronostico Miki&Roby.
Il
Toftingham parte meglio, con un 5-3-2 che si trasforma in 3-5-2 in corso
d’opera. Il gol arriva dall’uomo meno inaspettato, Destro, il bomber low-cost e
preso per sbaglio, che peò sta ripagando la fiducia con carellate di gol.
Quarto nelle ultime quattro, il duttile centravanti non fa rimpiangere Gomez,
non tradisce al contrario di Higuain, e porta Volpetz avanti. Il match si
trascina un po’, il classico 4-3-3 del Benfiga non concede null’altro ai rivali
in difesa, solida come sempre, ma soffre terribilmente in mezzo. Poi cinque
minuti di follia in cui succede tutto e il contrario di tutto. Toni, infatti,
prima pareggia su assist di Vives, migliore in mezzo per i Blancos, poi trova
il vantaggio allo scadere su imbeccata precisa del Divino. Risultato ribaltato
ma il Dio del calcio decide che non può far finire qui un match così
entusiasmante. Ultimo respiro, Greco dalla panca trova lo spunto giusto e
Pereyra firma il 2-2. Sul gong ben tre gol e si va ai supplementari.
Supplementari
in cui Nenè dà tutto e sfiora la segnatura vincente, ma che vede invece Konko
salire sulla destra e servire preciso l’assist su cui si avventa Totti,
lasciato in panca nei regolamentari e decisivo nell’extra time. Francesco,
capitano senza età, sigla così il definitivo 3-2 e scrive l’ennesima pagina del
suo mito e della storia dei Blancos. A due anni di distanza da quell’Edera
vinta con gol di Del Piero, l’altro numero 10 storico del calcio italiano mette
così il sigillo sul sedicesimo titolo del Real Benfiga e fa esplodere la festa
blanca con un Roby Fattori fotografato in lacrime e un Pres senza più aggettivi
per i suoi ragazzi, dopo una gara da libro cuore.
MM
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