Si svegliano tutto d’un tratto Higuain e Hamsik, facendo esultare in sincrono come gli ippopotami ballerini
di Fantasia Volpetz e Pino. Uno spettacolo disgustoso. Intendo il ballo in sincrono di Volpetz e Pino. Il primo fa sprofondare un Uatta che ha decico che lui gioca senza difesa e punta a iscriversi al Fantacalciotto, il
secondo ha la meglio contro gli Atpc in un match combattutissimo. In testa con
Volpetz c’è anche Pierlu, che conferma il momento magico e batte il Benfiga a
domicilio, lasciandolo mestamente a zero punti dopo un inizio da incubo con
quattro sconfitte di fila. Butta via la vittoria Samu, che gioca in dieci e non
riesce a chiudere un match che sembrava in discesa dopo la doppietta di Avelar.
Teo strappa un punto prezioso e seppur superato in vetta, resta lì ed unico ancora imbattuto.
Anziani GTV – Toftingham Forest 0-4
Atletico Milanello – Atpc 3-2
Sa(m)udade – Teodor United
1-1
Real Benfiga –
LondONErs 1-2
9 LondONErs (11, 4)
9 Toftingham Forest
(8, 5)
8 Teodor United (10,
7)
7 Sa(m)udade (7, 6)
6 Atletico Milanello (8, 8)
4 Anziani GTV (6, 11)
3 Atpc (5, 9)
0 Real Benfiga (2, 7)
Pierlu vola in
vetta a braccetto con Volpetz e appare al momento come la compagine più solida della Lega.
Oggi vince una gara di prestigio contro il Benfiga, che si suicida, e fa suoi
tre punti davvero pesanti. I Blancos erano chiamati al riscatto dopo tre
sconfitte di fila, ma il silenzio stampa più che aiutare la concentrazione
sembra aver aumentato i dubbi di Miki&Roby. Infatti, il duo alla guida dei Blancos prova una squadra per tutta la settimana salvo poi cambiare e sbagliare
tutte le scelte. Quattro gol in panca sono un regalo che i Blues non possono
che gradire, passando alla cassa con Thereau, che invece proprio dalla panca si alza e va
a piazzare la prima rete ospite che pareggia il gol iniziale di Cossu. L’ala
spagnola Callejon, ormai capocannoniere del campionato, diventa poi l’uomo del
derby e fa esplodere la gioia del suo mister. Pierlu è ora primo in classifica
dopo un anno di sofferenza e con 9 punti in più dei rivali di
sempre, a cui per rientrare nella lotta scudetto servirà già un miracolo, mentre
una stagione di sofferenza dopo quella dei record è al momento l’ipotesi più accreditata. Sembra ben
archiviato l’unico ko contro il Teodor di tre settimane fa, oggi l’attacco tiene
sù una difesa rimaneggiata ma solida, e un centrocampo ancora in attesa dei
miglior Borja Valero e Pirlo. Ampi quindi i margini di crescita dei LondONErs, che
intanto fanno incetta di punti.
In testa rimane
anche Volpetz, che vince senza alcuna fatica contro degli inguardabili Anziani.
Infatti, Uatta gioca per l’ennesima volta in meno uomini, addirittura in 9
oggi, non spaventando ovviamente mai gli avversari e disperandosi per la
tripletta di Higuain che appare ovvia se l’argentino gioca contro una difesa
che non c'è. La difesa degli amici immaginari della Uatta è composta dal solo
Munoz, che chiama la diagonale difensiva a sè stesso e si incazza con sè stesso
per i buchi sulle fasce. Urgesi psicologo per Munoz che a inizio partita era
stato convinto dalla Uatta di essere il nuovo messia, uno e trino. Già chiamato il santone Terence Hill che di Trinità se ne intende. Volpetz all’inizio
fatica perchè non riesce a riprendersi dalle risate, poi si riprende quando gli
corre vicino alla panca il bel Tevez. Le cicatrici antiestetiche dell'Apache lo risvegliano dal torpore e il dottor
Volpetti si comincia così a sbracciare incitando i suoi. Solido dietro, ordinato in
mezzo, non fa impazzire questo Toftingham, ma alla fine si sblocca Gonzalo Higuain e arrivano quattro pere. Di cui almeno una gentilmente offerte dalla difesa uattesca. Tutto troppo
facile e Uatta che non vede l’ora di arrivare alla data del mercato di
riparazione per sistemare una difesa dove la coperta non è corta, non c’è
proprio! In eterna attesa di Marione Gomez, Stefanino riabbraccia con gioia il suo
Pipita e lancia a tutti un guanto di sfida in una stagione che potrebbe
riservargli grandi soddisfazioni.
Match combattuto
tra Samu e Teo, con il primo che avrebbe potuto chiuderla subito ma che infine
cede come Ulisse alla trappola del lamento preventivo e gufeggiante del sirenotto Teissimo, regalando un pareggio che sà davvero di punto guadagnato per gli ospiti. Il
Teodor United viene quindi superato in vetta, ma il punto di oggi ha tutt’altro
valore rispetto a quello di sette giorni fa. Quel
che manca alla Sa(m)udade è "solo" l’undicesimo uomo. Chi? Non Coz. Uno in campo. Troppe sostituzioni e così le
inusuali prodezze di Avelar da calcio da fermo non bastano a far vincere i
gialloroneroverdi. Matri come un leone lotta da solo e spara in rete il gol del
pari, facendo esultare sulla speciale panca-divano il suo mister, già apparentemente
rassegnato alla sconfitta, ma che al posto delle birre beveva sidro, beffando
Della Mora già ciocco sabato e convinto di aver fatto suoi i tre punti. Mitra Matri cerca la sua Nargi in tribuna ma vede solo la nonna di Florenzi e la mamma di Dybala. Teo bofonchia qualcosa a qualcuno sotto alla panchina-divano e fa lo gnorri. Dopo quattro
giornate, entrambi restano quindi più che in corsa nelle parti alte della
classifica.
Infine, dramma
senza fine sembra quello di Sergio, che nonostante una buona partita e andando
due volte in vantaggio col solito Cassano e poi con Icardi, subisce una rimonta
che devasta il suo stato d’animo e preannuncia infinite discussioni con la Uatta
su chi ha più sfiga, quando una volta invece parlavano di chi l’aveva più grosso
salvo poi rendersi conto che era una guerra tra poveri minorati fisici a cui la natura aveva dato poco. Siamo così alla sesta
sconfitta in sette gare stagionali. Ma tornando alla partita di questo weekend,
un derby tra gordi, Pino sbeffeggia gli Atpc lasciandoli scatenare. Prima passano col Cassa ma Di Natale pareggia. Poi Icardi dagli undici metri riporta avanti gli ospiti. Poi, gli
Atpc finiscono la benza. Infatti, Bardi decide che può bastare, blinda la sua porta e
Hamsik si ricorda di essere uno che sa segnare e ne piazza due. Pareggio e
poi vittoria quindi, per un Ateltico che appare poco costante, ma che alla fine
fa sua una gara bellissima, mettendosi in scia delle prime e lasciando a
Sergione il settimo posto in solitaria. Dietro di lui solo un Benfiga per cui gli
aggettivi negativi sono finiti, ma che almeno non deve guardarsi le spalle dai borriellosi compagni di Lega.
MM
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